giovedì 18 febbraio 2016

Caraibi “insoliti”: viaggio nella magia del Caribe Colombiano

Quando si parla di vacanze ai Caraibi, il viaggiatore con poca fantasia associa subito il mare cristallino e le spiagge immacolate ai nomi delle piccole e delle grandi Antille – Cuba e Santo Domingo in testa. Eppure, i Caraibi vanno ben oltre le classiche mete proposte dalle agenzie di viaggi nostrane. Un esempio (ingiustamente) poco esplorato è la Colombia, che vanta un’estesa regione caraibica, con un vero e proprio tripudio di bellezze naturali e un patrimonio storico e culturale tutto da scoprire. Nella regione settentrionale del Paese, dal departamentodi Córdoba fino alla punta settentrionale della Guajira, si distende una pianura affacciata appunto sul Mare dei Caraibi, con baie, foreste, città coloniali e parchi naturali spettacolari. Eccovi allora un piccolo assaggio di ciò che vi attende nel Caribe colombiano.

Cartagena de Indias - Perla dei Caraibi colombiani, meta amatissima dai turisti a stelle e strisce, è Cartagena de indias. La città antica, fondata nel 1533, costituisce un bellissimo esempio di città coloniale, non a caso inserita dell’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Affacciata su una baia, Cartagena vanta un eccezionale complesso di fortificazioni, tra i più estesi e completi dell’intero Sud America. Passeggiare tra le stradine del centro storico sarà come fare un viaggio indietro nel tempo: da non perdere sono la plaza de la Aduana, su cui si affaccia la mansión di Pedro de Heredia, fondatore della città; la Plaza de San Pedro Claver, con la chiesa omonima; la Calle del Arsenal, senza dubbio una delle più pittoresche, grazie a negozietti, caffè e locali di ogni genere, ospitati negli antichi edifici coloniali.Da evitare invece èBocagrande, la zona turistica moderna di Cartagena, che non ha decisamente nulla del fascino della città antica.Ricordate, inoltre, che le più belle spiagge si trovano non tanto lungo la costa, quanto sulle isole della baia (Rosario, Barù e San Bernardo).

Santa Marta e Parco Tayrona - Santa Martaè una città ancor più antica di Cartagena (fu fondata nel 1525), sebbene di sicuro minor impatto. Se la visitate dopo essere passati dalla perla del Caribe colombiano, difficilmente riuscirà ad affascinarvi. Ma Santa Marta merita comunque una visita, se non altro perché costituisce la base ideale per partire alla scoperta di una delle attrattive più spettacolari della Colombia: il parco naturale Tayrona. Il parco, a poco più di 30 chilometri dalla città di Santa Marta (raggiungibile anche con i mezzi pubblici), regala inarrivabili paesaggi incontaminati: spiagge di sabbia bianchissima seguono il profilo della costa, dove a segnare il confine tra la terra e il mare sono ancora le foreste vergini, sulle propaggini della Sierra Nevada de Santa Marta, che tuffandosi nel mare crea baie e insenature dalla bellezza indescrivibile. Seguendo i sentieri del parco, si arriva a spiagge come Bahia Concha, Neguanje e Canaveral.Ovviamente, non pensate di trovare hotel di lusso o roba del genere: il lusso qui si concretizza, al massimo, nel confort delle “Ecohabs”, linde capanne con tetto di paglia circondate dalla vegetazione. Se poi viaggiate zaino in spalla e sapete rinunciare anche al confort di un letto “vero”, scegliete direttamente l’amaca nell’Hamaquero oppure le zone camping predisposte per i visitatori. Sierra di Santa Marta è anche sinonimo di Ciudad Perdida, uno dei siti archeologici più importanti della Colombia. Questo antico insediamento della civiltà Tayrona, risalente al 700, si cela nel cuore della Sierra, e fu scoperto solo negli anni Settanta del Novecento. Per un’escursione in questo luogo magico, bisogna mettere in conto cinque giorni di cammino, tre per salire (si arriva fino ai 1700 metri di altitudine) e due per il rientro. Si consiglia di seguire con attenzione le indicazioni dell'ICANH (Instituto Colombiano de Antropologia e Historia) per l’organizzazione dell’escursione.

Selvaggia Guajira–Seguendo il profilo della costa atlantica verso oriente, ecco un’altra meta imperdibile per i più avventurosi: Cabo de la Vela, nella selvaggia regione della Guajira, terra degli indigeni Wayùu, che si estende fino alla punta più settentrionale della Colombia (e dell’intero subcontinente sudamericano). Surreale è il primo aggettivo che mi viene in mente per descriverla: dopo tre ore (almeno) di viaggio in fuoristrada, attraverso paesaggi desertici, si arriva al mare. Un mare placidissimo, che bagna distese di sabbia dorata, dove lo sguardo si perde verso l’orizzonte, senza incontrare nessun ostacolo che segnali presenza umana. A Cabo de la Vela le sistemazioni – “posadas” gestite da famiglie del posto – sono essenziali. Ma la mancanza di confort sarà immensamente ripagata dalla bellezza dei luoghi. Suggerimento spassionato: non andateci senza essere muniti di un’ottima zanzariera (io ne ero sprovvista, e ricordo ancora con dolore le tre notti insonni a Cabo de la Vela come le peggiori dei miei viaggi!). Da Cabo de la Vela è poi possibile raggiungere CaboGallinas, punta estrema del settentrione sudamericano, con un paio d’ore di navigazione.

“Los siete colores del mar” di San Andrés – “Sì ma le vacanze ai Caraibi???”. Se è quello che vi state chiedendo(cioè se le menzionate mete di avventura non fanno al caso vostro…), non temete. Ecco che arriva la destinazione perfetta per voi: le isole di San Andrés, Providencia y Santa Catalina. A 700 chilometri dalle coste colombiane, geograficamente più vicine al Nicaragua che alla Colombia, vi attende un autentico piccolo paradiso caraibico, per una vacanza di relax, spiagge incontaminate, sport d’acqua e immersioni in un mare spettacolare.

Informazioni utili. Al momento, le mete colombiane sono ancora spesso assenti anche dai cataloghi delle agenzie online più fornite, come YallaYalla. Ma aiutandosi con le risorse inesauribili della rete – che includono anche il ben fatto sito del turismo ufficiale colombiano – e con un po’ pazienza, si può mettere a punto un itinerario che risponda alle proprie specifiche esigenze.