mercoledì 25 maggio 2016

Doremiflo: ‘’Senza il ciuffo non sono più io’’

di Redazione - Eclettica, originale e senza etichette. Con L’amore 3.0” la cantautrice ligure Doremiflo, fa il suo ingresso nel panorama musicale italiano. Il brano è estratto dall’Ep “Ambigua”, già disponibile nei principali digital store (distribuzione Made in Etaly).

L’ Ep: “Fucsia: il colore dell’ambiguità… passionalità e freddezza, aggressività e dolcezza, maturità e spensieratezza. Un mix di ossimori per il nuovo EP di Doremiflo “Ambigua” targato Riserva Sonora, un’ etichetta discografica indipendente tra le più attive in Italia,suoni elettro-pop dalla personalità decisa che ondeggiano tra il pop-rock frizzante e la grazia malinconica della ballad.

Doremiflo partirà anche in un lungo tour promozionale: ecco le prime date confermate. Piombino – Livorno (4 Giugno e 2 Luglio), Bologna “Alchemica” (18 Giugno), Roma “Cotton Club” (26 Giugno) e Genova “Porto Antico” (4 Agosto).

Perchè Doremiflo?
‘’Doremiflo nasce come titolo di una mia mostra di quadri, spiegavo ogni quadro con una canzone,
cosa meglio della musica e dell’arte riescono ad emozionare? Poi mi piaceva talmente tanto che
ho deciso doveva essere il mio nome d’arte, rimane in testa ed è originale’’.

Come nasce ‘L’Amore 3.0?
‘’Nasce pensando a un nuovo tipo di amore, quello veloce, fatto di messaggini, chat, faccine e
cuoricini che si scambiano alla velocità di un click. Mi piaceva l’idea di parlarne con in termini
social, twittami…linkami… postami’’.

Quando ti sei avvicinata alla musica?
‘’Da piccola quando ho cominciato a imbracciare una chitarra, poi abbandonata e ripresa. Ricordo
che in macchina e in casa c’era sempre la musica accesa, Nannini, Blues Brothers, Michael
Jakcson, Battisti, Tina Turner, Mina, Queen… la musica che ascoltavano i miei genitori. E io non
facevo altro che cantare, cantare e cantare. Poi a 16 anni ho deciso che avrei dovuto scrivere,
da lì la prima canzone, che canto ancora adesso in uno dei suoi mille arrangiamenti diversi. Non
mi sono più fermata, sono passata dal funky al rock, fino al pop elettronico di oggi. E come da
piccola, ho la musica sempre accesa’’.

Quali sono le artisti che hanno influenzato il tuo percorso artistico?
‘’Carmen Consoli per prima, attraverso il suo modo di scrivere e di porsi sul palco mi ha dato una
scossa dentro, la spinta a scrivere qualcosa di mio. Poi credo che buona parte l’abbiano fatta
anche Skin e Tina Turner con la loro grinta’’.

Segui la moda?
‘No, diciamo che abbigliamento trucco e taglio di capelli seguono la moda fino a che inizia il
modo di portarla. Mi piacciono i colori, ho scelto il fucsia perché da un paio di anni era di moda,
poi è diventato uno stile di vita. Ha un suo carattere ben definito che mi rappresenta, se
passasse di moda continuerei ad indossarlo, è il mio marchio di fabbrica, un brand! E poi il
ciuffo, ormai che sia di moda o no, senza non sono più io’’.

Un palco dove ti piacerebbe esibirti?
‘’Senza ombra di dubbio quello inarrivabile di Sanremo. Lo sognavo a 16 anni quando scrivevo le
prime canzoni e mi ci immagino sopra ancora adesso. Tanto criticato quanto inseguito, rimane
sempre e comunque l’appuntamento più importante della musica italiana, nella settimana del festival tutto si ferma’’.