MILANO - Quattromila accrediti complessivi, diciotto intere collezioni, diciannove abiti di designer emergenti, sessanta modelle, quindici hair stylists e make up artists provenienti dalla Puglia e altrettanti da Milano, centinaia di partecipanti da tutto il mondo nei vari momenti della giornata, un premio per il talent, tre premi internazionali.
Sono i numeri da capogiro della seconda edizione di Mad Mood, il format salentino di promozione territoriale che sta concludendo in queste ore la sua tre giorni a Milano durante la settimana della moda. Obiettivo, valorizzare le eccellenze pugliesi nei settori fashion/design e food.
Nella storica location di Palazzo Giureconsulti a due passi dal Duomo, dal 22 al 24 settembre 2017 durante la settimana della moda milanese, Mad Mood, che già dalla pronuncia del nome richiama la sua essenza “mediterranea”, ha raccontato il territorio pugliese e il suo lifestyle attraverso il binomio fashion e food, e, dunque, attraverso la tradizione e l’innovazione proposti da brand pugliesi.
“Il successo della prima edizione dell’evento, lo scorso anno, e tutto quello che ha portato a cascata subito dopo, tra cui le importantissime partnership internazionali con le fashion week di tutto il mondo – afferma Marianna Miceli, fondatrice di Mad Mood - ci ha convinto che la strada fosse quella giusta. I numeri di quest’anno, la presenza di moltissimi giornalisti nazionali ed internazionali, l’interesse degli operatori del settore moda e la straordinaria affluenza di visitatori, hanno confermato la bontà del format, nonché la forza della sua identità pugliese. La partnership con la Regione Puglia e con Pugliapromozione è stata per noi un grande onore, ma anche una grande responsabilità: siamo contenti di aver offerto alla Puglia una vetrina ineguagliabile, con numeri da capogiro, come forse solo la Milano Fashion Week in Italia può offrire”.
Accanto a Marianna Miceli durante le tre serate, Dereck Wamburton, personaggio mediatico a livello internazionale, ambasciatore di Mad Mood ad Hollywood e alla New York Fashion Week.
La tre giorni si è aperta venerdì 22 settembre con i saluti iniziali da parte di Marianna Miceli e Roberto Castellani, direttore di Canepa SPA, leader mondiale nella tessitura serica di fascia alta e main partner dell’evento per il secondo anno. Spazio poi al workshop sul tema "Quando una camera della moda sostenibile?". Al termine del workshop, un “catering emozionale”, durante il quale i ballerini di Obiettivo Tropici, in collaborazione con My Agency di Milano, si sono esibiti in una performance di danza e hanno contemporaneamente offerto agli intervenuti un aperitivo realizzato con soli prodotti provenienti da aziende pugliesi. Durante lo spettacolo ha sfilato Miss Olietta, l’abito ispirato all’olio d’oliva pugliese e diventato, dopo l’edizione dello scorso anno, il protagonista del nuovo packaging dell’olio extravergine di oliva biologico dell’Azienda Bioagricola Santateresa di Casarano, in provincia di Lecce. Accanto a Miss Olietta, anche Ivan Sighinolfi, vincitore lo scorso anno del premio Feeric Fashion Week.
La seconda giornata, quella di sabato 23 settembre, oltre che ospitare le sfilate delle collezioni di otto designer senior (Aidar Khan, Sara Jessy Jones, Istituto Cordella, Fedra Couture, Regina Zaripova, Lui by Luiza, Yihua Wang e IJO’Design), ha proposto un talent, dal titolo “Acqua energia vitale”, in partnership con il Comune di Taranto, con 19 giovani designer da tutto il mondo, i cui abiti hanno sfilato davanti ad una giuria composta da alcuni fra i più autorevoli rappresentanti del settore moda in Italia e nel mondo: Cav. Mario Boselli, Presidente Onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana; Adriana Di Lello, Caporedattrice Moda di Elle Italia Magazine; Angelo Ruggeri, Fashion editor di Milano Finanza; Myra Postolache, contributor di Vogue Talent; Beppe Pisani, Presidente di Cna Federmoda Lombardia e tra i promotori del progetto come ambassador di Milano Unica; Roberto Portinari, Segretario generale di Piattaforma Sistema formativo moda; Pietro Lenna, Direttore Generale Sviluppo Economico Dirigente Moda e Design della Regione Lombardia; Claudia Origgi, responsabile Ricerca Stampe Roberto Cavalli; Olga Pirazzi, Responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto; Anna Barattoni, ceo & founder presso AB LuxuryLab; Studio Re Public Relation di Milano.
Premiata direttamente dal presidente di giuria Cav. Mario Boselli, la vincitrice del talent è stata una emozionatissima Aurora Leopardi, per aver realizzato, queste le parole del Cav. Boselli, “l’abito più prêt-à-porter, che è poi ciò che ha reso famosa la moda italiana nel mondo, e dunque il più elegante, fruibile, da grandi numeri”. Approdata alla moda dopo una laurea in architettura, la giovane designer emergente siciliana, le cui collezioni si caratterizzano per raffinatezza e per uno stile urban, vince uno stage presso Canepa SPA. Il vincitore dello scorso anno, dopo lo stage, ha continuato una collaborazione professionale con l’azienda.
Premio per la “moda etica” è stato assegnato, invece, a Camilla Carrara, per “aver effettuato una ricerca estremamente accurata di tutta la filiera”. Laureata in Fashion Design al Politecnico di Milano e con una esperienza importante nel settore ricerca per Salvatore Ferragamo, la designer milanese ha vinto un master sui temi della moda ecosostenibile presso l’agenzia milanese Out of Fashion.
Tre premi internazionali, infine, sono stati assegnati tutti a tre pugliesi. Fedra Couture, della tarantina Federica D’Andria, già protagonista della prima edizione di Mad Mood e vincitrice lo scorso anno del Premio Serbia Fashion Week, che porterà la sua collezione ispirata al vino di Puglia Conti Zecca, all’edizione 2018 della Feeric Fashion Week, la più grande fashion week dell’Europa dell’Est in Romania. Sfilerà invece a LVIV Fashion Week (Ucraina), la collezione di IJO’Design, di Annalisa Surace, eccellenza della produzione tessile salentina, che a Mad Mood ha portato una collezione di design realizzata attraverso la tessitura artigianale su un antico telaio in legno di ulivo. Architetto laureato in Design a Milano, Annalisa Surace, grazie all’innovatività della sua proposta e la sua attenzione all’ecosostenibilità dei tessuti, nonché alla linea originale dei suoi abiti, è al centro dell’attenzione degli esperti del settore su tutto il territorio nazionale. Sfilerà invece alla Serbia Fashion Week, oltre che il marchio Provocative&Plik, anche la collezione “Ciao Bella”, ispirata alle ceramiche di Grottaglie e realizzata da nove designer dell’Istituto Cordella, che nasce da una sartoria a Lecce nel 1783 e oggi riscuote successi e riconoscimenti in tutto il mondo.
“Nei mesi scorsi – continua Marianna Miceli – il marchio Mad Mood, grazie alla sua originalità e alla sua forza, è riuscito ad intercettare partnership internazionali importanti, a Parigi, New York, in tutta l’Europa dell’Est, così come in Cina. La presenza delle Fashion Week straniere a Milano ma soprattutto la possibilità per i nostri designer di partecipare alle loro manifestazioni, ci consente di consolidare il nostro brand nel mondo ma soprattutto di esportare il nostro talento e le nostre eccellenze. I nostri referenti internazionali e i nostri talenti all’estero diventano, così, ambasciatori della Puglia nel mondo e ci consentono di promuovere identità pugliese, evidenziandone i punti di forza, anche in ambito turistico. È questo poi il vero senso del brand Mad Mood, un mood mediterraneo da valorizzare fuori dai confini regionali e nel mondo”.
La terza ed ultima giornata di Mad Mood, di domenica 24 settembre, è dedicata infine alle passerelle di altri dieci brand e designer internazionali: Hana Sirco, Luna Morgaciova, Marija Sabic, Ivanka Hristova, Plik&Provocative, Lesia Semi, Milica Trickovic, TSCOF, William Arlotti e Pimpi Smith. A concludere l’evento a due passi dal Duomo, una degustazione di prodotti tipici pugliesi delle aziende partner di Mad Mood: Conti Zecca, da oltre cinque secoli sul territorio salentino e oggi produttore vitivinicolo leader in Italia e nel Mondo; Kokopelli Street Cocktail, che realizza cocktail con soli prodotti a km0 provenienti dal territorio salentino; Azienda Agricola Santateresa, produttrice di olio extravergine di oliva biologico, che per l’occasione ha realizzato una etichetta dedicata ad uno degli abiti protagonisti della prima edizione di Mad Mood; Mocavero Salumi, produttore locale di salumi con una tendenza alla originalità e all’innovazione; Forno Amato, maestri panificatori con una tradizione lunga mezzo secolo che immettono sull’intero mercato nazionale prodotti della tradizione rurale salentina; Giuseppe Zippo, pastry Chef salentino e vincitore di premi nazionali; Infuseria Lupiense, giovane realtà salentina che produce infusi con prodotti naturali locali tra cui carruba e foglie d’ulivo, e tanti altri prodotti Salento D’Amare, oggi il brand più noto e maggiormente identificativo del territorio salentino che ha contribuito a conferire al Salento una notorietà del tutto nuova, non soltanto in Italia, ma anche all'Estero.
A prendersi cura delle cinquanta modelle sulle passerelle, un gruppo di 15 professionisti dell’hair style e make up art pugliesi di Officina Paar, composto da Roberta Apos (ideatrice e fondatrice del progetto), Claudia Dicanosa, Gina De Pascalis, Carla Marti, Giuseppe Maggio, Nico Anglani, Stefano Spinetta, Ilaria Mariano. Make up artist Iris Schiavone, Sara Falcicchia, Sonia Bianco, Valentina Cordella, Giovanni Calabrese e Giorgia Venere.
Altri partner di Mad Mood, Luminarie Parisi, azienda che progetta e realizza luminarie e decorazioni e sculture luminose; Brera 13, Hair Stylist accreditato per la Fashion Week di Milano; Fashion Revolution, movimento internazionale che crede in un'industria della moda che rispetti le persone, l'ambiente, la creatività e il profitto in eguale misura; CNA FEDERMODA, e Associazione regionale pugliesi.
Un grandissimo successo, dunque, quello targato Mad Mood, che nel binomio Food & Fashion, nonché tradizione e innovazione, trova la chiave per promuovere un territorio, la Puglia, attraverso le sue eccellenze, i suoi talenti, la sua creatività. “La Puglia è moda, mi piace ripeterlo – conclude Marianna Miceli – perché in tutti i settori ha uno stile unico, riconoscibile, identitario. Valorizzarlo e promuoverlo è la nostra mission. Appuntamento al prossimo anno”.