mercoledì 13 maggio 2020

Francesca D'Angeli e la rinascita nel nuovo singolo 'Fidati di me'


BRINDISI - In tutti gli store digitali “Fidati di me”, il secondo della giovane cantautrice brindisina Francesca D’Angeli (dopo “Voglio un senso” 2017), un brano potente ed intimo che parla di un cambiamento personale, una metamorfosi interiore. La canzone, autobiografica, porta la firma di Fabio Barnaba,  che lo ha prodotto e che oggi viene pubblicato da Joseba Publishing.  Un brano ricco di emozioni che racconta la rinascita di una giovane artista e l'inizio di un nuovo percorso.



Ciao Francesca, cosa si prova ogni volta che si esce con un nuovo brano?
E’ una gioia immensa .. lo associo al mistero della vita , è come quando un genitore  mette al mondo il proprio figlio e lo dona alla vita esterna , e pian piano la sua creatura cresce lasciando un segno profondo nel cuore  a chiunque lo incontri, donandogli  emozioni  forti , speranze, voglia di vivere. I miei brani sono le mie creature.

Fidati di me cosa rappresenta per te?
E' stato come mettere un punto nella mia vita… E per me rappresenta la rinascita, la associo alla fenice poiché è un uccello che muore trasformandosi in cenere , dalle cui stesse ceneri risorge dall'uovo cosmico per ricominciare la sua vita.

Dovessi scegliere un artista per un duetto, con chi lo faresti e perché.
Sceglierei i Negramaro , perché adoro i loro testi e il loro genere musicale.. la musica Pop/rock mi ha sempre affascinato e soprattutto da voce al mio carattere musicale.


Un artista pugliese che ti piace in particolar modo.
Agganciandomi alla domanda di prima , l’ artista pugliese che mi piace è Giuliano Sangiorgi, le sue parole  mi trasmettono sempre tante emozioni , le sue canzoni mi comunicano tanto.

Hai mai partecipato ad un Talent? Festival di Sanremo?
Non ho mai partecipato ad un talent, ma comunque mi sono sempre ritenuta orgogliosa di essere arrivata tra i primi 70 ragazzi di tutta italia al concorso area sanremo tour 2018, è un’esperienza che porterò sempre nel mio cuore, poiché mi ha dato la possibilità di crescere artisticamente grazie ai vari stage seguiti durante questo percorso.


Tre aggettivi per definirti.
Diciamo che tre aggettivi sono pochi per definire il mio carattere.. Mi ritengo una persona solare, ma a volte anche un po pessimista , determinata , e molto sensibile , penso che le parole uccidano più di qualunque altra cosa, quindi prima di esprimere un concetto cerco di mettermi sempre nei panni del prossimo per cercare di non ferirlo mai.

Come hai passato questi mesi? Ti manca cantare in pubblico?
Credo che questi mesi  di quarantena sono stati simili un po per tutti , c’è chi ha realizzato disegni di speranza  , chi ha messo le mani in pasta , chi ha preso una laurea in casa, e chi come me non ha smesso di cantare , scrivere qualche riga per un brano futuro.. Mi manca molto il contatto con il pubblico, perché con esso si crea un feeling inspiegabile. Credo che tutte le emozioni sono li, e diventa un effetto boomerang quello che io dono e ricevo.