MILANO - Lo scrittore brianzolo Enrico Casartelli presenta “Condannato da internet”, un romanzo che tratta di un argomento estremamente attuale, di una piaga sociale che miete vittime ogni giorno e crea disastri irreparabili: il cyberbullismo. La storia di Marco è quella di tante persone che hanno sperimentato sulla propria pelle la gogna mediatica, quella più crudele che colpisce il privato, che stravolge non solo la vita virtuale ma soprattutto quella reale. Un’opera che fa riflettere, e che pur nella negatività dell’argomento trattato riesce a far scorgere una luce in fondo al tunnel.
Condannato da internet di Enrico Casartelli è un’opera profondamente legata alla nostra contemporaneità che coinvolge tutti, non solo chi vive felicemente immerso nella virtualità, ma anche chi la guarda ancora con sospetto e vi partecipa con moderazione. Marco Rizzi è un giovane youtuber - una figura professionale che negli ultimi anni ha attirato tanti aspiranti, così come tante critiche. Marco, nome d’arte Nolan, è tra gli YouTube gamer di maggiore successo; il suo lavoro l’ha portato a vivere ad Aarhus, città portuale della Danimarca, in un contesto e in condizioni invidiabili. Eppure non è felice, perché comincia a non tollerare la superficialità del mondo che gli dà da vivere, che gli ha offerto tanto in termini materiali ma gli ha tolto molto a livello umano. Inoltre è tormentato dal difficile rapporto con il padre, che non ha mai accettato che suo figlio si guadagni da vivere con un lavoro così anticonvenzionale. Ma prima che il giovane abbia il tempo di riflettere sulla sua condizione ormai opprimente di youtuber, accade ciò che chi si espone su internet teme di più: l’attacco di un hacker, che nel caso di Marco agisce inserendo un contenuto pedopornografico all’interno di un suo video, creandogli il caos intorno.
Come spesso succede in contesti di cyberbullismo, l’opinione pubblica lo condanna senza prove e senza appello: i leoni da tastiera, o haters, cominciano ad inondare Marco di insulti e minacce, che gli fanno perdere credibilità e il suo stesso lavoro, nonostante le autorità dichiarino prontamente che non è lui il responsabile di quello che è accaduto. Come egli stesso ammette però, “la rete non dimentica”: Marco è ormai un condannato a vita, e quell’esistenza virtuale che era stata tutto il suo mondo diventa improvvisamente il suo inferno. L’autore riflette sulla piaga del cyberbullismo, sulla crudeltà e l’indifferenza di chi distrugge vite solo perché sa di essere protetto dall’anonimato di internet. Marco deve scappare dalla Danimarca, cambiare aspetto e cognome per ritrovare una pace ormai precaria; decide di andare in un paesino vicino Como dove i genitori hanno acquistato una casa, pensando di isolarsi, di riprendere fiato prima di organizzare la prossima mossa. E invece trova ciò che non si sarebbe mai aspettato, perché ormai deluso dall’essere umano: una comunità di persone semplici e autentiche che lo accettano e lo supportano. Queste persone, che diventeranno una famiglia per Marco, proteggeranno il suo privato da una violenza insensata, frutto di ipocrisia e invidia sociale, e di una rabbia repressa che continua a mietere ogni anno tante, troppe vittime.
TRAMA. Marco è un affermato youtuber che abita e lavora in Danimarca. Ogni giorno, insieme a Monique e Thomas, fratelli nonché suoi cari amici, registra e pubblica sul social YouTube filmati che spiegano come superare i livelli dei videogiochi in rete. A soli ventitré anni diventa uno dei più famosi volti del mondo di internet ma, invece di montarsi la testa, devolve gran parte dei suoi introiti a un ospedale pediatrico in Sudan, dove lavorano i genitori. La vita di Marco cambia drasticamente quando subisce l’intrusione di un hacker che pubblica immagini pedopornografiche alla fine di un suo filmato. Subito diventa oggetto di pesanti insulti in internet, i quali non cessano nemmeno quando la polizia danese accerta che è stato vittima di un abile hacker. Marco decide quindi di lasciare la Danimarca per affrontare un nuovo stile di vita in una frazione di un paese sopra il lago di Como, dove i genitori hanno ristrutturato una casa. Qui trova una piccola comunità pronta ad accoglierlo e a difendere la sua privacy dai media sempre più desiderosi di scoprire dove si sia nascosto il famoso youtuber.
Enrico Casartelli è nato in Brianza nel 1955 e abita in provincia di Como. Attualmente libero professionista oltre che scrittore, ha lavorato in una multinazionale americana per più di vent’anni, ricoprendo differenti ruoli manageriali e commerciali nell’area dei servizi informatici e nella formazione. È autore di articoli in quotidiani online e blog e redattore di AgoraVox (rubrica costumi, società e tecnologie).
Ha pubblicato i romanzi “La vita in una conchiglia” (Sensoinverso Edizioni, 2013), “Un nove corre in internet” (Robin Edizioni, 2015), “Il vecchio ciliegio di Manhattan” (Robin Edizioni, 2016), “Villa Sofia” (Robin Edizioni, 2017), “La ribelle primavera del 2030” (Robin Edizioni, 2018) e “Condannato da Internet” (Robin Edizioni, 2019). Come autore di narrativa ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi letterari nazionali e internazionali.