Silvia Rivolta presenta la storia di una giovane psicologa alle prese con le proprie fragilità, che influenzano sia la sua vita privata che lavorativa, e che si avvia su un difficile percorso di crescita interiore e di consapevolezza di sé. Cecilia affronta quelle crepe che rompono la continuità della sua superficie emotiva, per comprendere infine che è da esse che entra la luce.
«Cecilia guardò il fascicolo che aveva davanti, sapeva che c’era una storia di vita su quel tavolo. Doveva scegliere se entrare a farne parte».
“Luce dalle crepe” di Silvia Rivolta è un romanzo emozionante e introspettivo: è la storia di una donna, Cecilia, che ha bisogno di essere vista perché si è sempre sentita invisibile, e che necessita che qualcuno la valorizzi e la approvi. L’autrice, che è anche psicologa e psicoterapeuta, narra una vicenda di trasformazione in cui Cecilia comprende infine di dover essere lei ad amarsi per prima, e in cui supera la paura del cambiamento e trova il coraggio di decidere per sé, senza doversi sempre giustificare quando compie le sue scelte.
Cecilia vive a Monza; è laureata in psicologia e fa l’educatrice in una casa abitata da persone con problemi psichiatrici. Un giorno le viene comunicato che è in arrivo un nuovo paziente di cui lei dovrà occuparsi: un uomo di sessant’anni, Armando, con la diagnosi di disturbo bipolare, e con un passato di abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. Da subito Armando risulta difficile da gestire: la sua aggressività e il suo atteggiamento prepotente fanno emergere le fragilità di Cecilia, che non si sente mai all’altezza delle situazioni in cui si trova e che tende sempre a eclissarsi dietro personalità più forti, come quella del fidanzato Marcello.
Silvia Rivolta ci conduce nella travagliata vita interiore di Cecilia, che accetta, pur soffrendone, una relazione amorosa in cui viene controllata e ammonita, che vive la dimensione famigliare con ansia, perché si sente una delusione per i suoi genitori, e che non riesce a farsi valere neanche sul posto di lavoro, dove avverte spesso un senso di oppressione. Armando le dà del filo da torcere ma le permette anche di specchiarsi nelle sue mancanze: mentre cerca di far sentire il suo paziente accolto e al sicuro, ella fa i conti con le sue scelte, e mette in gioco tutta la sua vita. Il giorno in cui ella trova una busta senza mittente nella cassetta della posta con all’interno un suo ritratto e una frase che la colpisce nel profondo - un evento che si ripete altre due volte - Cecilia si rende conto che c’è qualcuno che riesce a cogliere parti di lei che nessun altro aveva mai visto, forse nemmeno lei stessa: è arrivato il momento di reagire, di rompere le consuetudini, perché è solo grazie alle crepe che si può aprire la strada verso il cambiamento.
Il romanzo è in vendita sul sito della casa editrice, su Amazon e su tutte le piattaforme online. È inoltre ordinabile in tutte le librerie Mondadori, Feltrinelli, IBS-Libraccio, Ubik e nelle librerie indipendenti.
SINOSSI DELL’OPERA. Cecilia lavora come educatrice in una casa abitata da persone con problemi psichici. L’arrivo di un personaggio particolare, Armando, la mette duramente a confronto con le proprie fragilità e paure. I suoi repentini cambi di umore, il suo comportamento minaccioso e svalutante, fanno sentire Cecilia insicura, la portano a mettere in dubbio le proprie scelte professionali. Quella casa diventa lo scenario principale in cui si svolgono le vicende ed è in giardino che avvengono le scoperte più importanti. La forza di quell’incontro travolge anche il rapporto con il fidanzato, Marcello, che ha sempre sostenuto e guidato Cecilia, in una relazione che ora sembra soffocarla impedendole di esprimersi. Un rapporto che viene incrinato, ulteriormente, dall’entrata in scena di un corteggiatore misterioso, capace di mettere Cecilia in contatto con parti di cui nemmeno lei è consapevole. L’improvvisa malattia del padre e la richiesta da parte dei fratelli di lasciare il suo lavoro per entrare nell’azienda di famiglia, la costringono a prendere una decisione difficile.
Silvia Rivolta, classe 1979, è psicologa e psicoterapeuta. Ha scritto diversi articoli ed è co-autrice del libro “La mente ampliada. I gruppi di psicoanalisi multifamiliare” (In.edit, 2018). Appassionata da sempre di lettura e scrittura, ha aperto un blog in cui parla di libri: www.ilmiosegnalibro.it. “Luce dalle crepe” è il suo primo romanzo.