venerdì 24 agosto 2012

La rinascita dell'Impero d'Oriente: la sceicca del Qatar alla conquista dell'Europa

«Era lei che faceva tutto, e il re non muoveva paglia senza che lei lo sapesse».
Pierre de L’Estoile

di Desireè Montesano. Mai frase è apparsa più calzante per descrivere una delle donne più potenti del mondo. Scritta da Pierre de L’Estoile e riferita a Caterina de' Medici, sembra calzare a pennello per descrivere la first lady più elegante dei nostri tempi.


Stiamo parlando della bellissima Sheikha Mozah, moglie dell’emiro del Qatar, icona di stile ed eleganza, una delle principali figure femminili che si stanno imponendo nel frastagliato panorama mediatico mediorientale.

Plurilaureata, madre di sette figli, Presidente della Qatar Foundation for Education, Science and Community Development, Mozah è attivamente coinvolta nella vita politica del Qatar e si è guadagnata il 74º posto nella classifica delle 100 donne più potenti al mondo stilata dalla rivista “Forbes”.

Lady Qatar non ha solo un raffinato gusto estetico che la rende la donna più esibita dall’ emiro ma possiede anche uno straordinario spirito imprenditoriale e politico.


Ormai, dietro ogni strategia, investimento e progetto dell'emirato del Golfo c'è la regia della lungimirante ed elegantissima signora. Il quotidiano di Abu Dhabi “The National” l'ha definita «il brand più noto del Qatar dopo al Jazeera».


Mozah, ha dichiarato, in una recente intervista di ispirarsi alla «fioritura artistica» diffusa, nel Medioevo, dai dominatori arabi nei califfati spagnoli.
 «Una sintesi di cultura araba, persiana, indiana e greca, che fu simbolo del dialogo tra le diverse civiltà», ha spiegato la moglie dell'emiro. Suo marito, le ha appena fatto due regali da sogno: prima ha acquistato la Costa Smeralda per circa 600 milioni di euro, poi la casa di moda Valentino per altri 700 milioni di euro.

La moglie dell'Emiro Hamad bin Khalifa Al Thani non può certo lamentarsi. Com’è noto, l'emiro ha grandi disponibilità economiche e lady Qatar sa come spenderle: ha, infatti, iniziato a varare maxi-progetti architettonici e culturali nel Paese, come solo un grande mecenate sa fare. Acquisizione di squadre di calcio, prestigiose proprietà immobiliari e pacchetti azionari (dal Paris-Saint Germain ai magazzini Harrods, passando per la Costa Smeralda) tutti sparsi per il mondo.

In patria i regnanti hanno adottato una politica di valorizzazione sempre tenendo conto dell’ internazionalizzazione dei mercati, che mira a trasformare il piccolo emirato del Golfo in un polo mondiale d'attrazione e business.
 Mozah ha seguito personalmente il progetto della Shard di Londra: la torre più alta d'Europa, disegnata da Renzo Piano e finanziata al 95% dalla Banca nazionale del Qatar.


Con i fondi della Qatar Foundation di cui la 'sceicca' è anima, nel mini-Stato rocca forte delle terza riserva mondiale di gas è inoltre nata la cittadella universitaria Education City, in collaborazione con la London business school e l'università americana Mellon Canergie.



Tutte opere che rientrano nella Qatar national vision 2030, il piano faraonico che la famiglia reale ha lanciato per allontanare progressivamente il Paese dalla dipendenza dagli introiti di gas e petrolio.

Un progetto volto a fornire agli oltre 1,7 milioni di abitanti del Qatar - 200 mila originari e quasi 1,5 milioni di immigrati, che già godono del reddito pro capite più alto al mondo (oltre 80 mila euro annui) – la possibilità di camminare con le loro gambe.
 Una donna dalle mille risorse... non solo regina incontrastata di stile ed eleganza e nuova icona del glamour, ma soprattutto una sovrana illuminata e attenta imprenditrice... perfetta per inaugurare la nuova rubrica sulle donne.