di Desirèe Montesano. "Penso di aver sempre cercato una forma di eleganza moderna che rispetti la tradizione ma che rompa le regole per consentire un nuovo modo d'apparire, una nuova disinvoltura. Dal passato ci arrivano modelli splendidi, pero' sono finiti i tempi dei baciamano e delle carrozze": così 're' Giorgio Armani esordiva in una recente intervista.
Per la prossima stagione autunno- inverno, in tempi di crisi, la moda punta l’intera collezione sugli abiti da giorno , fermando le lancette degli orologi alle sei di sera. Punta di diamante delle collezioni dei più grandi stilisti è rappresentata dall'inossidabile tailleur di connotazione sartoriale.
Un tempo, per la particolarità del suo taglio rigoroso, il tailleur non poteva che essere eseguito da un sarto uomo, di qui il nome francese tailleur. La scelta del nome sottolinea la caratteristica di questo capo di abbigliamento che riprende le linee dell'abbigliamento maschile adattandole al corpo femminile.
Un antenato del tailleur si trovava in uso già nel XVII secolo quando fra gli indumenti che le signore usavano indossare vi era la cosiddetta hongreline, una giacca appuntata sulla parte anteriore e chiusa da una cintura, indossata con una gonna della medesima stoffa. Fu il grande sarto inglese John Redfern a realizzare il primo tailleur nel 1885 per la principessa di Galles. Nato come capo riservato a occasioni non formali, soprattutto per il mattino, si afferma come espressione di un bisogno di libertà alle soglie dell’epoca femminismo.
Il tailleur rappresenta il primo passo della moda nei confronti dell'emancipazione della donna. Negli anni '70 YSL lo rende elegantissimo, per eventi mondani e serate importanti, proponendolo nella versione smoking. Ma la vera grande innovazione nella rivisitazione di questo capo viene compiuta sempre negli anni '70 da Giorgio Armani, promotore di una giacca destrutturata comoda ed elegante; così il tailleur da capo formale e rigoroso si trasforma in un capo funzionale e chic .
Le mode passano e il tailleur ritorna, connotato da un’eleganza moderna che rispetta la tradizione sartoriale. Naturalmente dal 1885 a oggi in oltre 120 anni di storia, il tailleur ha toccato un po' tutti gli stili e tutti i tessuti. Sfoggiato da regine e first ladies rappresenta oggi il simbolo della donna in carriera.
Per la collezione autunno inverno 2012 la parola d’ordine è tailleur, lo troviamo in tante soluzioni colorate, di linea decisa, ma morbida, per uno stile non più classico, ma glamour, capace di adattarsi a qualsiasi outfit, per una giovane donna che vuole essere spumeggiante ma con stile.
Karl Lagerfeld manda in passerella una collezione d'alta moda concentrata quasi esclusivamente su di una serie di completi adatti a colazioni di lavoro e pranzi d'affari, un cambio di rotta netto probabilmente animato dal desiderio di vestire le nuove "Bric manager" (le donne in carriera di Brasile, Russia, India e Cina) che stanno trainando tutto il 'Fashion System'.
La regola principale per la scelta del vostro tailleur riguarda il bouclé, tessuto storico caro a Coco Chanel e materia scelta per i completi di tutte le first lady dagli anni Cinquanta a oggi. Nelle mani di Karl Largerfeld, questo antico tessuto prende nuova linfa e si trasforma in una trama articolata: si arricchisce di fili, righe, paillettes e piume, praticamente un inno alla lussuria.
Il tailleur ritorna come vero capo di tendenza, così se vi sentite anche voi un po’ bric manager e volete essere impeccabili e glamour per il prossimo autunno inverno puntate tutto sul tailleur.
sabato 11 agosto 2012
Moda: autunno-inverno 2013, lo stile della regina
10:00
Les Incontournables, Moda