«La Terra danzava un leggero, armonico, incessante, movimento ed anche la Luna cominciò a farlo, come attratta, ammaliata e sopraffatta perfino, da tanta grazia e delicatezza».
Nel romanzo “La luna quadrata” del giovanissimo scrittore Emanuele Zulli si racconta una storia poetica e ricca di fantasia, illustrata dall’artista Mario Soddu. Una vicenda restituita nella sua semplicità e magia come saprebbero fare solo il cuore e la penna di un ragazzino, dagli occhi ricolmi della meraviglia della vita.
Emanuele Zulli narra di una Luna quadrata e chiacchierona: una folle sognatrice proprio come lui, desiderosa di viaggiare, conoscere e scoprire nuove realtà. Tutto inizia con l’origine dell’Universo, nato da un’esplosione - «Nel buio infinito, ad un tratto, enormi rocce roventi corrono all’impazzata, si incontrano, si scontrano, boati tremendi le frantumano, piccoli e grandi pianeti trovano così, all’improvviso, il loro posto nella immensa galassia... In un attimo ogni colore prende importanza con la sua forma astratta, mille sfumature dal blu al viola, dal viola al nero e poi l’oro, il celeste, l’azzurro brillante. Così è nato l’Universo». Nel buio e nel silenzio profondo dello spazio emerge una forma quadrata: la Luna nella sua prima veste, che per lungo tempo rimane sola e annoiata nel suo cantuccio, prima di trovare la spinta per muoversi, e cercare finalmente compagnia. Nel suo girovagare incontra Giove, il burbero gigante gassoso, poi Saturno, perso nelle sue elucubrazioni poetiche, e infine i fratelli gemelli Urano e Nettuno, simpatici burloni, che le indicano la strada verso il Sole, perché in quell’angolo di Universo fa davvero troppo freddo. Vicino alla calda e luminosa stella vede Mercurio, Marte, Venere e un bellissimo Pianeta diverso dagli altri, la Terra, dal quale decide di non separarsi più - «La Terra aveva un segreto, un tesoro prezioso e la Luna ne prese parte, lei glielo lasciò fare. La “vita” benedetta dal Sole, un dono speciale».
Il giovane autore ci racconta quindi una storia di amicizia, di comprensione e di sacrificio con protagonisti la Luna, un piccolo essere umano di nome Emanuele e il suo cane Galileo, che le daranno il coraggio per trasformarsi nell’affascinante satellite di forma sferica che tutti noi conosciamo e amiamo.
SINOSSI DELL’OPERA: Nel cosmo sconfinato prevale il buio. La giovane luna, quadrata sin dalle origini, cerca invano la compagnia degli altri pianeti, ma spesso ottiene in cambio derisione e alterigia. Sino a quando incontra la Terra e i suoi abitanti. Tra essi Emanuele, un bambino che intreccerà una tenera amicizia con la luna. Ma la Terra è in pericolo, minacciata da un potente e distruttivo meteorite. La luna quadrata non esita a frapporsi tra la Terra e il meteorite, salvando così i suoi nuovi amici. Ma a che prezzo? Sarà lo stesso Emanuele, diventato nonno Lele, a raccontarlo al nipotino. Sino al tenero epilogo, quando nonno Lele, accompagnato dal cane Galileo, si recherà ad incontrare la luna per l'ultima volta. Una grande storia d'amicizia dai toni lirici e dalle tinte color oro e argento.
Emanuele Zulli è un simpatico ragazzino abruzzese nato nel febbraio 2008; vive a Lanciano e frequenta l’ultimo anno delle scuole medie. Le sue mani passano dalla chitarra alla ciaramella, dai libri fantasy alla mitologia nordica, ai romanzi gialli o d’avventura. La passione per la lettura lo ha portato ben presto a cimentarsi nella scrittura di racconti brevi, molti dei quali sono stati pubblicati nel giornale d’Istituto della sua scuola, con la quale nel 2018 ha vinto anche le Olimpiadi Nazionali della Grammatica. Nel 2019 scrive “La Luna Quadrata”, un racconto breve con il quale partecipa al concorso letterario “Amici del Viandante”, bandito dalla casa editrice “Edizioni il Viandante”, aggiudicandosi il primo posto nella sua categoria. “La Luna Quadrata” diventa così un romanzo fantastico, avvincente e romantico, attraverso il quale Emanuele descrive la sua visione del mondo, i sentimenti che lo regolano, la lotta continua tra bene e male, la ricchezza della diversità e tanti altri temi che lo toccano nel profondo. “La Luna Quadrata”, dice Emanuele, «ricorda non solo che è importante sognare, ma soprattutto che bisogna imparare a credere nei sogni».