venerdì 22 aprile 2022

La salute dei piedi: cause, cure e prevenzione dei calli


I calli di norma si presentano come un evidente ispessimento della pelle. A originarli è quasi sempre lo sviluppo di un processo di protezione, lo stesso che la cute potenzia per difendersi dall’attrito e dalla pressione esercitata durante la camminata in caso di calli ai piedi, o dall’utilizzo di utensili se l’aumento di spessore coinvolge le mani.

Fra le cause più eclatanti di calli ai piedi annoveriamo l’uso di scarpe scomode, e decisamente poco adeguate. Di norma si tratta di scarpe che stringono esageratamente il piede, impedendogli un movimento naturale, di scarpe con tacchi alti, che generano una compressione in un’area ben precisa.

Il callo può essere anche la conseguenza di una forma di attrito, generata da una cucitura anomala o da un rigonfiamento nella scarpa.

È soggetto allo sviluppo di calli anche chi sceglie d’indossare, senza le calze, sia scarpe che sandali. La calzatura può provocare uno sfregamento sulla pelle nuda e innescare un doloroso ispessimento. Anche chi sceglie di portare i calzini, ma sbaglia la taglia, può incorrere nello sviluppo di calli, soprattutto se la calza si rivela troppo larga o troppo stretta. A generare la comparsa dei calli è anche la scelta di camminare con i piedi scalzi troppo a lungo, soprattutto sul pavimento o in aree particolarmente scoscese.

Non dimentichiamo che i calli possono colpire anche le mani, e la causa più frequente è l’utilizzo di tutta una serie di utensili da lavoro, di cui ci si serve in casa o in giardino.
 

Varie tipologie di callo e sintomi


Tra i tipi di calli più comuni troviamo:

. occhio di pernice;
. tilomi ovvero calli con radici molto profonde;
. calli duri e calli molli.

La presenza dei calli provoca ruvidità cutanea, ispessimento e la presenza di pelle in rilievo. Nell’area del callo inoltre la pelle si presenta in una forma più opaca, e talvolta assume una colorazione giallognola.

Per potersi liberare dei calli è bene prendersene cura a partire da una corretta idratazione dell’area, per evitare che il callo produca un’evidente desquamazioni della pelle arrivando, nei casi estremi, a evidenti lacerazioni e piaghe dell’epidermide.

Nel caso in cui l’uso di trattamenti ammorbidenti, che consentono di rimuovere lo strato superiore dell’epidermide, non risulti sufficiente, è bene affidarsi a un medico che valuterà le abitudini di vita e considererà se il callo è la conseguenza di una patologia, o di una deformità fisica.
 

Determinate patologie provocano l’insorgenza dei calli


Esistono tutta una serie di patologie che possono provocare l’insorgenza diretta dei calli. Si tratta di problematiche quali l’alluce valgo, i piedi piatti, la borsite dell’alluce e le malformazioni, che provocano variazioni nella pressione esercitata durante il movimento.

La presenza dei calli nelle mani è più frequente in chi suona la chitarra, o un altro strumento che si utilizza con le mani. Di norma chi svolge lavori manuali è soggetto allo sviluppo di calli, soprattutto se lavora a mani nude, senza fruire di alcuna protezione.
 

Calli e duroni: due disturbi da non confondere


Chi li conosce approssimativamente può essere spinto a confondere i calli con i duroni. In realtà differiscono nettamente l’uno dall’altro.

I calli hanno una conformazione a cerchio dalle piccole dimensioni, ma con un’estensione che può arrivare a toccare anche i tessuti più profondi. I bordi spesso si presentano infiammati e, in caso di compressione, provocano dolore.

I duroni si sviluppano sui piedi nell’area più a contatto con la superficie sulla quale si cammina, coinvolgendo la pianta e i polpastrelli. Non si tratta di presenze che provocano dolore, ma si estendono in maniera più decisa rispetto ai calli.