lunedì 31 dicembre 2018

Davide Peron: ''Il mio spettacolo per rendere omaggio alle portatrici della Prima Guerra Mondiale''


di REDAZIONE - E' stato un anno ricco di emozioni e di soddisfazioni per il cantautore veneto Davide Peron che ha portato in giro per l'Italia il suo quinto album in studio ‘Inattesi’ lavoro che segna un nuovo passo di un percorso musicale iniziato alla fine degli anni novanta e proseguito fino ad oggi. Davide Peron oltre alla musica, durante l'anno ha presentato il suo spettacolo teatrale 'Una calza a salire e una a scendere' in cui viene raccontata la storia di Maria Plozner Mentil, madre di 4 figli che fu colpita a morte mentre faceva la portatrice, alla quale è stata assegnata la medaglia d’oro.

Quali sono le soddisfazioni che ti ha dato il disco 'Inattesi'?
E’ una grande emozione aver letto tanto interesse per questo lavoro. Devo dire che appena finito il disco, prima che uscisse, avevo detto a tutti coloro che hanno lavorato che qualsiasi cosa si fosse detto ero tranquillo perché era stato fatto nel miglior modo per le nostre possibilità. Tantissime recensioni sono estremamente positive, tanto che alcune testate nazionali hanno definito questo disco come "Album rivelazione del 2108":mi riempie di gratitudine e gioia. Come padre la cosa più bella è che Anita Maria (mia figlia, il motivo per cui questo disco è nato) vuole ascoltarlo sempre e sta imparando le parole e viene a ripetermele ogni volta.

Ti vedremo ancora in tour con lo spettacolo teatrale 'Una calza a salire e una calza a scendere?Certamente! E' uno spettacolo che ci regala sempre tanto. Sebbene il centenario stia volgendo al termine, abbiamo già date per il 2019 perchè parlare del ruolo delle donne è sempre di grande attualità.
La Prima Guerra Mondiale ha portato un cambiamento radicale del volto di un’intera generazione e di una intera società. Mentre gli uomini erano al fronte le donne lavoravano nelle fabbriche, cercavano di sostenere la famiglia e in alcune aree del nostro paese hanno avuto un ruolo determinante anche per l’approvvigionamento delle prime linee.

Le portatrici sono state tra le prime donne che hanno preso sulle spalle anche il ruolo degli uomini senza clamori e senza rivoluzioni di piazza. E tutto questo, agendo, cambiando di fatto il "peso" delle donne nella storia.

Com'è nata l'idea di questo spettacolo e cosa racconta?
Questo spettacolo, “Una calza a salire e una a scendere”, nasce da un’idea di Chiara D’ambros, giornalista radiofonica per Rai radio3. Il testo ci è piaciuto (a me e mia moglie Eleonora Fontana, attrice di teatro) così tanto che abbiamo deciso di metterlo in scena per ricordare il centenario della Grande Guerra attraverso una voce femminile poco nota: quella delle portatrici. La voce migliore per questo racconto è a mio parere quella teatrale perché permette allo spettatore di immergersi nella storia.

La musica è il contro canto: l’altro modo di far sentire il peso della guerra, ma anche la speranza per un futuro migliore, che va di pari passo alla parola. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, in Carnia più di 2.000 donne accettarono volontariamente di fare le portatrici per rifornire le prime linee italiane. Si caricavano in spalla fino a 30/40 chili di rifornimento (munizioni, cibo, medicinali, attrezzi, di tutto), e con ore e ore di marcia dai magazzini di fondovalle li trasportavano fino al fronte. A rischio della vita.

Questa è la storia di Maria Plozner Mentil, una come tante, che ha segnato la storia. Le verrà assegnata una medaglia d’oro al valor militare, diventando un esempio per altre donne. Nonostante l’atrocità della guerra, quello che ne rimane è un messaggio di speranza: anche se queste donne devono combattere tutti i giorni contro la povertà e la miseria per aiutare i soldati e la propria patria, sono spinte da una forza d’amore verso il prossimo e verso un futuro migliore per i propri figli.

Quali sono i tuoi progetti per il 2019?
Molti. Debutterò con mia moglie in uno spettacolo tetarale-musicale sulla figura di Padre David Maria Turoldo i primi di febbraio 2019. A marzo debutterà uno spettacolo teatrale della compagnia professionista Teatro della Gran Guardia di Padova sul tema della disabilità, spettacolo che userà alcuni brani del mio ultimo album "Inattesi". Avrò il piacere di rivedere don Luigi Ciotti e tutta Libera a Padova per la”Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia” il 21 marzo dove sarò presente con la mia canzone “La pallottola” inno di Libera Veneto. E poi nell’estate ci sarà il “Mi rifugio in tour” (il tour che faccio ogni anno nei rifugi delle Piccole Dolomiti, miei concerti tra prati e cime) che arriva alla sua 12a edizione. E come detto prima, per lo spettacolo teatrale- musicale “Una calza a salire e una a scendere”, in cui sono in tournèe da qualche anno, prosegue anche nel 2019 con altre date.